Qualche tempo fa vi ho suggerito
di non fermarvi mai all'apparenza e di non giudicare mai un libro dalla
copertina... Beh! In questo caso fatelo!
Geniale la copertina, geniale il libro e, consentitemi di dire,
geniale l'autore.
La copertina sembra la locandina di un film horror famoso,
il libro è Welcome to Insomnia, e l'autore è Gianluca Alzati, insegnante di Lettere nella Scuola
Secondaria di primo grado, musicista e cantautore.
Già con il libro Piccola staffetta, lo scorso anno, aveva dimostrato di
essere in grado di parlare ai ragazzi di temi importanti come quello della Resistenza
con uno stile accattivante e curioso. Quest'anno con Welcome to
Insomnia non si smentisce, anzi. Il libro si presenta quasi unico nel suo
genere: un racconto di paura, un horror misto a un romanzo di formazione che
riesce senza mai essere forzato e senza risultare pesante a trattare tematiche
educative e sociali pregnanti.
La vicenda, infatti, si snoda
portando alla luce problematiche e riflessioni su bullismo, cyberbullismo,
legalità, questioni di genere, famiglie
arcobaleno, dispersione scolastica, classi difficili e pericoli di internet.
La storia è davvero sorprendente:
accadimenti in tempi diversi, personaggi e storie personali si intrecciano,
costantemente avvolte da un alone di mistero che solo alla fine viene svelato e
fa comprendere al lettore gli avvenimenti e le loro cause.
Il tutto a partire da una situazione
che potremmo definire “più che normale”: una classe di terza media “vivace” in
cui arriva il nuovo supplente di letteratura.
Ma il prof. Marcus Stranaluna è
tutt'altro che normale; anzi, è parecchio strano, a tratti inquietante, amante
della musica hard rock, con un aspetto fuori dal comune e un abbigliamento
altrettanto eccentrico. Eppure con tutte queste sue particolarità riesce fin da
subito a catturare l’attenzione e l’entusiasmo degli alunni.
In particolare di quattro di
loro, che sono i protagonisti attorno ai quali si snoda la vicenda, tutti molto
diversi tra loro con una sola cosa in comune: essere dei veri outsider.
Emma, due bellissimi occhi verdi
e dei lunghi riccioli rossi. Amata moltissimo dalle sue due mamme, non ha mai
conosciuto suo padre e di lui non sa nulla. Un mistero a cui si aggiunge lo
strano fatto che fin da piccola è perseguitata da incomprensibili incubi.
Mara, una giovane ribelle un po’
dark, figlia di un papà single alle prese con problemi di lavoro che cerca di
mantenere lei e il fratellino. È un’amante dei fantasmi e delle chat,
soprattutto di quella che intrattiene con uno strano tipo di nome Ghost.
Giovanni è il classico paffutello
vittima prediletta dei bulli della scuola, intimidito, insicuro e terrorizzato
anche solo dall’idea di andare in bagno.
E poi c’è Amin un ragazzino
immigrato di quelli che certa gente definirebbe “difficile” e strafottente che
vive in una comunità per minori e cerca di rigare dritto anche se con molta
fatica.
Con l’arrivo del nuovo supplente
e delle sue lezioni del tutto fuori dal comune, i ragazzi cominciano a
interrogarsi su che cosa sia la paura, su quali siano le loro paure e su come
superarle, creando legami forti, aiutandosi l’un l’altro e imparando ad
affrontare e a conoscere sé stessi e gli altri.
Certo è che la gita che il
professor Stranaluna ha in programma per loro con destinazione Insomnia, famosa
città fantasma, parco giochi ormai in abbandonato e decandente, rischierà di
metterli in serio pericolo.
Non sarà che i fantasmi esistono
davvero?
E allora “se quando chiuderai il libro e lo appoggerai sul comodino… ti sembrerà
di sentire qualcuno sotto il letto che sta per allungare un artiglio, quando
vedrai un’ombra passare fugace davanti allo specchio… non urlare la tua paura
nel cuore della notte, e soprattutto, non dire che non ti avevo avvertito:
Welcome to Insomnia, stiamo aspettando te!”.
Dott.ssa Serena
Bignamini
Pedagogika, dicembre 2016
Nessun commento:
Posta un commento