1.
Ci dite brevemente chi siete e come mai siete
state chiamate a partecipare al video di “Welcome to Insomnia”?
Sono Valentina, ho
18 anni e sono una studentessa del liceo linguistico A. Greppi. Ho partecipato
al video “Welcome to Insomnia” grazie alla proposta del professor Alzati del
quale ho fatto conoscenza alla scuola secondaria di primo grado E. Fermi di
Cassago Brianza. Facevo parte del corpo di ballo della scuola, ideato da un
gruppetto di tre ragazze, me compresa. Mi chiamo Viola, ho 14 anni e sono la sorella
di Valentina. Ho partecipato al video del professor Alzati poiché anche io
facevo parte del corpo di ballo della scuola. Sono Caterina e ho 14 anni. Ero
in classe con Viola e insieme abbiamo preso parte al corpo di ballo della
scuola.
2.
Come è nata l’idea della coreografia del riff
della canzone? A cosa vi siete ispirate?
-
(Valentina) La coreografia è stata
principalmente creata da me con l’aiuto di Viola perché Caterina non frequenta
corsi di ballo. Tuttavia è stata molto d’aiuto giudicando la coreografia dal
punto di vista di uno spettatore. La coreografia è nata ascoltando il ritmo del
riff e abbiamo cercato di ispirarci al testo della canzone. Per questo motivo
molti dei passi sono “secchi” e non fluidi. - (Viola) Ho aiutato Valentina nella creazione della coreografia. Principalmente ho cercato di aiutarla con la così detta “pulizia”, ovvero cercavo di correggere i passi che venivano male e ne proponevo di nuovi per migliorare il pezzo
- (Caterina) Non essendo una “vera” ballerina ho cercato di aiutare le mie compagne da un punto di vista esterno. Riferivo, quindi, quando un passo mi sembrava sgraziato o poco bello in quanto spettatrice.
3.
Come è stato ballare nella città di Insomnia
(Consonno) indossando le maschere da fantasmi?
-
(Valentina) L’atmosfera era davvero
suggestiva. La canzone e le maschere da fantasmi erano elementi che si
addicevano perfettamente al luogo abbandonato - (Viola) è stata un’esperienza nuova e diversa. Il luogo lugubre era perfetto per il tema della canzone
- (Caterina) mi è piaciuta particolarmente l’atmosfera cupa della città che si abbinava perfettamente con la canzone
4.
Alcuni esperti hanno fatto notare
che è strano accostare un video rock horror classico con una coreografia fatta da ragazze
molto giovani, voi cosa ne pensate?
-
(Valentina) Penso che i giovani siano il
futuro, in qualsiasi ambito della vita. Quindi perché no? Un po’ di gioventù
non guasta mai! - (Viola) I ragazzi hanno bisogno di nuove esperienze e questo è un esempio perfetto. Perché toglierci la possibilità di compiere nuove avventure?
- (Caterina) è stata un’esperienza magnifica, i ragazzi hanno il diritto di avere possibilità diverse come questa.
5.
Cosa ne pensate del romanzo “Welcome to
Insomnia”? Avete trovato affinità con qualcuno dei protagonisti o dei
temi trattati?
-
(Valentina, Viola, Caterina) Abbiamo letto il
libro insieme un pomeriggio per poter trovare ispirazione per la coreografia. È
un romanzo che rappresenta la vita di un gruppo di adolescenti che superando
momenti difficili stanno crescendo. Ecco perché da adolescenti, ragazze così
giovani, che rappresentano in qualche modo quel gruppo, eravamo adatte a
rappresentare la canzone e il romanzo. Ci siamo immedesimate in particolare con
la figura di Emma perché rappresenta colei che riesce a tenere unito il
gruppo. Grazie ragazze, penso anch'io che sia stato molto interessante il vostro approccio alla canzone e che abbia contestualizzato il romanzo che è rivolto ai giovani (dai 9 ai 99 anni!). Complimenti e grazie anche per le vostre parole decise e determinate: Department of Youth: you've got the power! (Alice Cooper)
Gianluca Alzati