“I 2blood°S, il cui nome, dall’apparenza criptica e truculenta, era
in realtà un raffinato gioco di parole che faceva riferimento ai gradi di
parentela di sangue che separavano tra loro i tre membri del gruppo. Stranaluna
infatti era cugino di secondo grado di Brema, eclettico poli strumentista,
corista e fonico del gruppo, a sua volta cugino di secondo grado di Raise,
giovanissimo chitarrista, grande fan degli assoli del più famoso ricciolone con
cappello a tuba della scena di Los
Angeles. (…)
“Non si lamentavano più, ma il loro silenzio era ancora più
inquietante anche perché, dietro di loro, in piedi, immobili e con gli sguardi
vuoti e persi verso l’infinito, c’erano Hellen, Raise e Brema, vicini, ma
contemporaneamente lontani e persi nelle loro orbite come i pianeti nel sistema
solare: “Hellen, amici! Cosa vi è successo? Cosa vi hanno fatto?”. (tratto dal
romanzo “Welcome to Insomnia”)
Sveliamo
finalmente chi si nasconde dietro agli pseudonimi del romanzo: mi dite in breve
chi siete e cosa fate nella vita, quando non interpretate la parte dei
fantasmi?
Mi chiamo Matteo (Brema viene da Brescianini Matteo) e faccio l’educatore professionale. Lavoro in
un CSE con persone con disabilità. Suono
male un sacco di strumenti da circa 25 anni e canto da quando ne avevo tre. Ho
una passione smodata per la musica di ogni genere (ma con una predilezione per
quella afroamericana) che cerco di trasmettere ai bambini nei laboratori che
svolgo in giro per le scuole primarie.
Ciao! Mi chiamo
Riccardo in arte Raise e sono il chitarrista dei 2blood°S.
Nella vita faccio il magazziniere e appena ho un momento libero ovviamente mi dedico alla mia più grande passione, la chitarra.
Nella vita faccio il magazziniere e appena ho un momento libero ovviamente mi dedico alla mia più grande passione, la chitarra.
Brema,
ops, Matteo, è vero che tu le canzoni prima le fischi poi le suoni? Ci spieghi
la tecnica?
Beh, è una tecnica nata tanti anni fa sotto la doccia, quando non
suonavo ancora nulla, ma (come una volta mi ha detto un’ospite di una RSA in cui facevo tirocinio) mi facevo
musicoterapia da solo. Io fischio sempre (in bagno, mentre faccio le scale, in
palestra, mentre dormo) e tendenzialmente improvviso. Quando mi capita di
fischiare qualcosa di interessante prendo il telefono e mi registro. In pratica
il mio smartphone è un manuale di ornitologia …
Raise/Ricky
da dove viene questo strano soprannome? L'assolo di chitarra in “Welcome to
Insomnia” è bellissimo, chi sono i tuoi “maestri” nel rock?
Il nome Raise viene da un progetto
musicale chiamato “Raise the sound” non proseguito per il meglio causa
imprevisti, ma comunque rimasto nel cuore.
Grazie, son contento piaccia
l'assolo! I miei “maestri” sono coloro il quale mi han segnato nel più
profondo. Pink Floyd, Dire Straits, Guns 'n Roses. I chitarristi David Gilmour,
Mark Knoplfer e Slash sono un'icona per me e ovviamente prendo spunto da loro,
cercando di tramettere il meglio di quello che ho appreso.
Teo,
tu sei anche un lettore appassionato e un educatore esperto: ci dici cosa pensi
del romanzo “Welcome to Insomnia”?
L’ho divorato in una giornata (a casa col ginocchio bloccato). Mi
ha appassionato fin da subito e mi sono immediatamente creato la play List dei pezzi
suggeriti (la “Insomnia compilation”). A tratti mi ha inquietato e
appassionato. Mi sono subito affezionato alle storie dei ragazzi, forse perché
un po’ assomigliano alle storie di tanti ragazzi con cui anch’io ho avuto a che
fare.
Terminiamo
con un altro aneddoto: è vero che il bellissimo master finale nasce dal fatto
che i muri del tuo condominio sono... piuttosto sottili?
Ah ah, si. Dopo la registrazione e l’editing delle tracce mi stavo
scervellando per trovare un amalgama convincente per il pezzo e mentre cercavo
di fare il mix avrò ascoltato la canzone 1000 volte con le casse perché in
cuffia il mix di solito viene un po’ falsato. La fortuna è che sopra di me
abita uno a cui il rumore non da fastidio, anche perché è un bravissimo
produttore di musica techno (Manuel Maga).
Beh, volente o nolente ha dovuto ascoltarlo e il riff gli è piaciuto molto. Gli
ho chiesto consigli e lui mi ha offerto la soluzione. Mi ha messo in contatto
con un altro grande (Sylenth Project
alias Daniele Reggiardo ) e abbiamo fatto il master via messenger tra
Genova e Bollate. Non ringrazierò mai abbastanza entrambi.
Il risultato lo potete scaricare e ascoltare!
Grazie mille ragazzi, anche io non vi ringrazierò mai abbastanza
per la bella avventura che è stata suonare con voi e comporre insieme le parole
e la musica di “Welcome to Insomnia”. Salutatemi Hellen… se la incontrate!
Il vostro, sempre più fantasmatico, Marcus Stranaluna
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