“Mancava
poco ormai alla mezzanotte e Davide era sparito dalla circolazione, forse già
in cerca di qualcosa per tirar su il morale, così Luca decise di fare un giro
per vedere cosa bolliva in pentola. La maggior parte di coloro che erano già
arrivati e si stavano preparando ad abbandonarsi alle danze più sfrenate, erano
allegre compagnie di quattro o cinque ragazzi che scaricavano dai bagagliai
aperti casse di piene di bevande alcoliche di ogni tipo, come se si
preparassero ad affrontare la traversata del deserto del Sahara a piedi. Dallo
stereo di molte delle macchine proveniva già il tipico suono che avrebbe
accompagnato i presenti per tutta la notte: tunz tunz tunz! Mano a mano che i
minuti passavano si radunava una fauna sempre più varia ed eventuale: da gente
che aveva la pelle più dipinta della Cappella sistina, a insospettabili
studenti universitari con camicie e pantaloni più firmati di un contratto di
assicurazione.” (tratto da “Welcome to Insomnia”)
Ecco come io ho immaginato i momenti
immediatamente precedenti ad un rave party ambientato nella ghost town di
Insomnia. In realtà, nella notte che
racconto nel romanzo, il rave party si trasforma in una sorta di girone
infernale dantesco con una musica di sottofondo più simile ad un pezzo dei
Black Sabbath che al “tunz tunz tunz” da discoteca sotto le stelle, ma non
voglio svelare altro per non togliere il piacere della scoperta a coloro che
non hanno ancora letto il libro.
In
questo “dietro le quinte” volevo però rispondere a tutti coloro che,
incontrandomi nelle presentazioni del
libro, mi chiedono quanto di quello che racconto è successo davvero. Per prima
cosa vorrei tranquillizzare tutti: ad Insomnia/Consonno non è realmente morto
nessuno e ogni riferimento a fatti o persone reali ed esistenti è assolutamente
casuale. E soprattutto, ci tengo a dirlo per i più sensibili: nessun fantasma è
stato maltrattato. Ma, come sempre, un
fondo di verità c’è. Ad esempio, proprio in relazione ai rave party, quasi che
gli organizzatori avessero letto il mio libro, ho scoperto che circa un mese fa
c’è stato un tentativo di organizzazione
di un nuovo rave party, dieci anni dopo quello famigerato del 2007 al quale mi sono
ispirato per la mia storia! Leggete l’articolo qui sotto per scoprire come è
andata a finire:
"Olginate
(Lecco), 24 gennaio 2016 – La festa è terminata ancora prima di cominciare. I
carabinieri sabato sera hanno bloccato alcuni giovani che stavano allestendo
l'ennesimo rave
party a Consonno, il borgo fantasma di Olginate.
A lanciare l'allarme sono stati i volontari dell'associazione «Amici di
Consonno», che gestiscono un bar in quella che un tempo era
la Lag Vegas della Brianza e
che hanno notato alcuni sconosciuti scaricare da un camper casse acustiche e
mixer.
I
militari, temendo che si ripetesse quanto successo in passato, quando a più
riprese centinaia e centinaia di persone si sono date appuntamento clandestino
nel vecchio paese dei balocchi, hanno subito identificato gli organizzatori del
raduno e confiscato temporaneamente l'attrezzatura. Il pensiero è infatti
immediatamente tornato al 29 e 30 giugno del 2007quando centinaia
di giovani, durante un raduno a base di musica, alcol e droga, si sono accaniti
su quello che resta del parco dei divertimenti a cielo aperto e sulla ex casa
di riposo, causando danni per migliaia di euro e costringendo i pochi residenti
a chiudersi dentro le proprie case per
difendere le proprietà.
Gli
operatori del 112, prima che la situazione potesse sfuggire dal controllo,
hanno immediatamente allestito pure posti di controllo in serie lungo l'unica strada
di accesso alla frazione disabitata. Nel giro di mezz'oretta, anche tramite il
tam tam della rete, si è così sparsa subito la voce che il ritrovo non
autorizzato era saltato per "cause di forza maggiore", anzi causa
forze dell'ordine."
(fonte: D.D.S.
“Il Giorno”)
Voci incontrollate e assolutamente prive di fondamento riferiscono
che sui muri della città siano comparsi graffiti raffiguranti l’inquietante silhouette
del
fantasmagorico Marcus Stranaluna e che la prima canzone suonata a tutto
volume dalle casse del nuovo rave fosse la versione dance del famoso brano
“Welcome to Insomnia” remixata dal mitico DJ Davie Terry. In questo momento, mentre
vengo portato in questura in manette per accertamenti, cerco di spiegare alle
forze dell’ordine che io non c’entro assolutamente niente con gli organizzatori
perché, in verità, la versione remix, che esiste davvero, è custodita nel mio
caveau personale e verrà ufficialmente lanciata settimana prossima proprio su questo
stesso blog! E non sarà uno scherzo di Carnevale. State connessi e ne vedrete,
anzi ne ballerete delle belle ;)
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