Ci ho pensato molto prima di decidere di mettere la parola
fine a questo blog. Ho pensato a tutte le persone che in questi mesi hanno
letto i miei “dietro le quinte”. Ho pensato che forse avrei potuto allungare
ancora l’agonia, rimanere ancora un po’ nel limbo, aspettare ancora ad
oltrepassare la soglia. Ma poi ho realizzato che era ora di andare, di fare il grande pass, di lasciare la carne e diventare finalmente …ossa.
Sono passati otto mesi dal 31 ottobre 2016, notte di Halloween,
data in cui il mio romanzo è uscito... dalla tomba. Otto mesi per un libro possono essere un’eternità.
I tempi veloci e spietati della nostra società fanno sì che ciò che è nuovo
oggi, domani sia irrimediabilmente vecchio e dimenticato. Praticamente defunto.
Per fortuna invece “Welcome to Insomnia” continua a prosperare e vivere, si fa
per dire... Domani ad esempio racconterò le mie storie paurose ad un nuovo
pubblico e per l’estate sono previsti ancora ben quattro “Welcome to Insomnia
rock live”, concerti dal vivo e reading
con la Rizza Jordan rock band!
Ma prima di chiudere questa bella esperienza, vorrei
scrivere un ultimo messaggio per ringraziarvi, per abbracciarvi virtualmente
tutti. Non so chi siete. Come amministratore del blog posso sapere che in tanti
avete letto i miei post: si va da un massimo di circa 170 contatti a un minimo
di 60, ma non ci sono i nomi e i cognomi. Sommando tutti i post arriviamo a qualche
migliaio di contatti. Non so chi siete, cari lettori, ma posso immaginarlo.
Immagino i volti di tante persone care che mi hanno messo un “like” su
facebook, che mi hanno telefonato, che mi hanno chiesto una dedica sul romanzo
alla fine delle presentazioni, o semplicemente che hanno letto “Welcome to
Insomnia” e si sono appassionati alle mie storie.
In questi mesi sono andato in tante scuole, biblioteche,
festival. Ma non sempre è stato facile. Ho spesso subito una moderna forma di
inquisizione e di censura. Pensate che in una scuola, dopo che una insegnante
mi aveva chiesto una presentazione, il collegio docenti si è opposto perché in
classe c’erano situazioni simili a quelle da me descritte nel libro (bullismo? Famiglie
arcobaleno? Problemi sul web?) e non se la sentivano di trattare in classe l’argomento.
In un’altra scuola, superiore per giunta, è stata la preside (volutamente con
al lettera minuscola) a proibire l’incontro, già da mesi organizzato, perché si
configurava come “pubblicità di attività commerciale”. in un’altra scuola
ancora alcuni genitori si sono opposti
al fatto che i figli partecipassero ad una attività collegata al mio libro perché
non erano d’accordo con i contenuti del romanzo. Mi è davvero dispiaciuto, ma l'ho accettato.
Ecco perché volevo davvero dirvi grazie con tutto il cuore,
prima che smetta di battere. Perché se questo piccolo libro ha fatto parlare di
sé, nel bene e nel male, se è stato e sarà ancora a lungo letto, è stato
soprattutto grazie a voi che mi avete confortato nei momenti bui e avete gioito
con me in quelli di soddisfazione e soprattutto perché… avete avuto il coraggio
di avere paura ;)
Un grande abbraccio e ultimo brivido
nella schiena dal vostro fantasmatico
Marcus Stranaluna.
Sapevo che nella vita avresti avuto successo. Con affetto. Andromaca
RispondiEliminaEgregio professore di musica, sono la mamma di Denis Rigamonti, Miria.
RispondiEliminaPossiedo una 🎺 a tre pistoni, e vorrei sapere se mi può dare qualche lezione. 3450918650. Grazie